La cura del terrario chiuso è molto semplice, ma si devono seguire alcune regole fondamentali !!
- non bagnare troppo. Il terrario è un sistema chiuso, il rischio di dare troppa acqua è molto alto. Dovrete procedere per gradi, toccando il substrato per costatarne l’umidità. Vi consigliamo di ‘irrigare’ con uno spruzzino o con una spugna imbevuta d’acqua per riuscire meglio a dosare l’acqua. Meglio procedere lentamente dando poca acqua alla volta per non eccedere.
- non lasciare aperto il terrario. Il terrario potrebbe asciugarsi eccessivamente. Le piante all’interno provengono da luoghi umidi e crescono meglio in un ambiente con un’alta percentuale di umidità. Se decidete di tenere aperto il barattolo ricordatevi che in questo caso il terrario si comporterà come un normalissimo vaso e andrà bagnato molto più spesso.
- non esporre alla luce diretta del sole. I terrari chiusi possono essere utilizzati come bellissimi soprammobili o centrotavola. Ricordatevi che sono ecosistemi vivi e che contengono piante adatte a vivere in luoghi a bassa luminosità. Esporli per molto tempo ai raggi diretti del sole equivale a cuocere le piante all’interno (come potrebbe fare una pentola a pressione). Se pensate di posizionare il terrario davanti ad una finestra esposta a sud ricordatevi di schermare la luce con una tenda.
- non chiudere in una stanza buia. I terrari contengono delle piante che, seppur abituate a vivere in condizioni di scarsa illuminazione, hanno necessità per vivere di effettuare la fotosintesi clorofilliana. Vi consigliamo di posizionarli nelle vicinanze di una finestra esposta a nord, a est o a ovest. Se la stanza che avete scelto è molto buia, sarà necessario illuminare artificialmente con una lampada a led.
- non concimare. I terrari sono sistemi chiusi, aggiungere del concime è molto rischioso. Il rischio di fornire una dose troppo elevata e quindi di bruciare la pianta è molto alto. Nella maggior parte dei casi è inutile concimare un terrario.
- non rovesciare. Non dovrete mai rovesciare il barattolo. Nemmeno se voleste togliere l’acqua in eccesso. Un terrario è come un vaso, se lo rovesciate, tutto il contenuto cadrebbe fuori, piante comprese.
- non asciugare la condensa. La condensa che si forma all’interno del barattolo fa parte del ciclo dell’acqua. Senza di essa le piante nel contenitore morirebbero. L’acqua evapora e si raccoglie sulle pareti interne, in seguito gocciola nuovamente verso il basso inumidendo il subastrato. Togliendo la condensa il terrario si asciugherebbe in breve tempo.
- non mettere sopra un calorifero. Le piante contenute all’interno provengono da climi più caldi, ma posizionare il terrario su una fonte di calore equivale a cuocerle a fuoco lento.
- non tenere all’esterno durante l’inverno. Normalmente le piante da interno non sopravvivono a temperature inferiori ai 13°C. Evitate di lasciare i terrari all’esterno dell’abitazione quando le temperature esterne notturne diventano troppo rigide.
- usate sempre acqua distillata. Per bagnare i terrari non utilizzate acqua di rubinetto. Se riuscite adoperate acqua distillata o al massimo di bottiglia (povera di calcio). L’acqua dell’acquedotto è molto ricca di calcare e questo tende ad accumularsi all’interno del substrato rendendo inospitale il terriccio alle radici delle piante. Non utilizzate l’acqua trattata da un addolcitore per bagnare le vostre piante.